Morbidezza e leggerezza

 

Tessuti splendidi e raffinati, che riflettono la luce in maniera unica ed inconfondibile.
L'arte della sericoltura è nata in Cina nel XXVII secolo A.C. ed è stata

custodita segretamente dai cinesi per circa trenta secoli.

In Italia  è stata importata solo all'inizio dell' era cristiana da due monaci che riuscirono a trafugare il baco.
Ancor oggi la Cina è il maggior produttore di seta,e ne produce anche
le varietà migliori.
La seta è la fibra animale prodotta dal baco " bombix mori", che secerne un lungo filamento doppio e continuo che avvolge attorno a se per formare il bozzolo, prima di trasformasi in farfalla.

Questo filamento è appunto la seta, ed è composto da due sostanze: la fibroina e la sericina.

La fibroina è la proteina che costituisce circa il 70% del peso della seta, mentre la sericina che ha composizione simile alla fibroina ma un diverso comportamento chimico, è la cosidetta "gomma della seta" e serve a saldare insieme le bavelle di fibroina. 

Il colore della seta grezza può essere bianco, verde, rosso o giallo. Ogni baco produce una bava dipanabile di circa 700-800 metri.La  seta ha una struttura molecolare molto cristallina, le molecole che la compongono sono disposte in modo ordinato, parallele tra di loro. Avremo quindi filati con una buona tenacità lucenti lisci e levigati.

In commercio esistono diversi tipi di seta:

-La seta grezza: sottoposta a lavaggio blando in acqua , senza eliminazione della sericina.

-La seta addolcita: sottoposta  a lavaggio in acido con parziale eliminazione della sericina.

-La seta cotta: sottoposta a lavaggio in soluzione saponosa con totale eliminazione della sericina.E' la cosidetta seta sgommata , morbidissima e brillante.

-La seta caricata: seta con aggiunta di sostanze vegetali e minerali al fine di aumentarne il peso.
Una volta dipanato questo filo può subire diversi tipi di lavorazione.
L'organzino di seta è il filo più fine e pregiato e si ottiene torcendo insieme due capi di seta.

La seta shappè deriva invece da bozzoli non perfetti,e subisce un trattamento di cardatura o di pettinatura allo stesso modo dei fiocchi
di lana.
Parleremo invece di seta tussah o selvaggia,quando il baco invece
di cibarsi di foglie di gelso si nutre di foglie di quercia.
Da questo tipo di seta si ottengono filati più grezzi nella mano e nell'aspetto.

 

Consigli utili

 

Per   mantenere  inalterate le carattestiche  dei  vostri   capi   di  seta  

si  consiglia  il lavaggio  a secco, oppure  in acqua  tiepida con saponi

neutri, evitando di strofinare e di torcere.E' meglio stirare al rovescio. 

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